MISTERI DOLOROSI

Ai discepoli è chiesto di vivere la loro vita personale in chiave di missione: sono inviati da Gesù al mondo non solo per fare la missione, ma anche e soprattutto per vivere la missione a loro affidata; non solo per dare testimonianza, ma anche e soprattutto per essere testimoni di Cristo.[…] Perciò, il vero testimone è il “martire”, colui che dà la vita per Cristo, ricambiando il dono che Lui ci ha fatto di Sé stesso (dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la GMM 2022).

PRIMO MISTERO DEL DOLORE: GESÙ PREGA E SUDA SANGUE NELL’ORTO DEGLI ULIVI

Dal Vangelo secondo Luca (22,44)
Al monte degli ulivi Gesù, entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra.

Dagli scritti di mons. Luigi Padovese
Nell’imitazione fino al martirio il cristiano opera la sua piena fusione con Cristo. La ‘sequela’ conduce all’‘unione’. La vita cristiana intesa come risposta a Dio, trova il senso pieno nella confessione di Lui. “Quale sarà la nostra riconoscenza verso Cristo? – si chiede l’autore della Seconda lettera di Clemente – Solo questo: evitare di rinnegarlo, anzi confessare la sua fede… Questa è dunque la nostra fede, se confesseremo colui che ci ha salvati”. La convinzione che i cristiani vivessero per Cristo e non per delle ‘dottrine’ che si richiamavano a Lui, era ben presente agli stessi persecutori i quali richiedevano dai martiri che avessero a rinnegare la loro fede maledicendo Cristo.

Preghiamo questa decina per l’Africa

SECONDO MISTERO DEL DOLORE: GESÙ È FLAGELLATO DAI SOLDATI

Dal Vangelo secondo Matteo (27,26)
Pilato rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

Dagli scritti di Annalena Tonelli
“Al tempo del massacro [1984], fui arrestata e portata davanti alla corte marziale. Le autorità, tutti non Somali, tutti cristiani, mi dissero che mi avevano fatto due imboscate a cui ero provvidenzialmente sfuggita, ma che non sarei sfuggita una terza volta. Uno di loro, un cristiano praticante, mi chiese che cosa mi spingeva ad agire così. Gli risposi che lo facevo per Gesù Cristo che chiede che noi diamo la vita per i nostri amici.”

Preghiamo questa decina per l’America

TERZO MISTERO DEL DOLORE: GESÙ È INCORONATO DI SPINE

Dal Vangelo secondo Matteo (27,28-29)
I soldati spogliarono Gesù, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!».

Dagli scritti di don Andrea Santoro
“Il vantaggio di noi cristiani sapete dove sta? Nel credere in un Dio inerme, in un Cristo che invita ad amare i nemici: questo è il vantaggio dei cristiani. Il vantaggio sta nel servire per essere signori della casa, nel farsi ultimi per essere primi. Il nostro vantaggio sta in un Vangelo che proibisce l’odio, l’ira, il giudizio, il dominio; il nostro vantaggio sta in un Dio che si fa agnello e si lascia colpire per uccidere in sé l’orgoglio e l’odio; il nostro vantaggio sta in un Dio che attira con l’amore e non domina con il potere. È un vantaggio da non perdere, è un vantaggio che può sembrare svantaggioso e perdente, e lo è agli occhi del mondo, ma è vittorioso agli occhi di Dio e capace di conquistare il cuore del mondo.”

Preghiamo questa decina per l’Asia

QUARTO MISTERO DEL DOLORE: GESÙ PERCORRE LA VIA DEL CALVARIO PORTANDO LA CROCE

Dal Vangelo secondo Giovanni (19,17-18)
Gesù, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo.

Dagli scritti di p. Daniele Badiali
“Non riesco più a dire DIO C’È, ma sento che devo essere io la prova di Dio, Lui chiede a me di andare in Croce come il suo figlio GESÙ. Così è urgente scappare da tutto ciò che vuole ridurre il Vangelo a gioia, allegria, a un cammino facile che va d’accordo col mondo che ti offre ogni genere di comodità […] E la croce non la scelgo io, sono gli altri che me la danno. È successo a Gesù e succede a chiunque procede verso il cammino del vangelo. La scommessa è credere che Gesù alle persone più care possa dare come regalo la croce. Ai martiri succede così.”

Preghiamo questa decina per l’Europa

QUINTO MISTERO DEL DOLORE: GESÙ È CROCIFISSO E MUORE IN CROCE

Dal Vangelo secondo Giovanni (19,25.30)
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

Dagli scritti di Annalena Tonelli
“Nulla mi importa veramente al di fuori di Dio, al di fuori di Gesù Cristo… I piccoli sì, i sofferenti… io impazzisco, perdo la testa per i brandelli di umanità ferita: più sono feriti, più sono maltrattati, disprezzati, senza voce, di nessun conto agli occhi del mondo, più io li amo. E questo amore è tenerezza, comprensione, tolleranza, assenza di paura, audacia. Questo non è un merito, è un’esigenza della mia natura. Ma è certo che in loro io vedo Cristo, l’agnello di Dio che patisce nella sua carne i peccati del mondo, che se li carica sulle spalle, che soffre, ma con tanto amore…, nessuno è al di fuori dell’amore di Dio.”

Preghiamo questa decina per l’Oceania

SALVE REGINA e LITANIE