Ogni discepolo missionario di Cristo è chiamato a riconoscere l’importanza fondamentale dell’agire dello Spirito, a vivere con Lui nel quotidiano e a ricevere costantemente forza e ispirazione da Lui. Anzi, proprio quando ci sentiamo stanchi, demotivati, smarriti, ricordiamoci di ricorrere allo Spirito Santo nella preghiera, la quale ha un ruolo fondamentale nella vita missionaria, per lasciarci ristorare e fortificare da Lui, sorgente divina inesauribile di nuove energie e della gioia di condividere con gli altri la vita di Cristo (dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la GMM 2022).
PRIMO MISTERO DELLA GLORIA: GESÙ È RISORTO E VIVO
Dal Vangelo secondo Luca (24, 1-6a.9)
Il primo giorno della settimana, al mattino presto le donne si recarono al sepolcro. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto». Ed esse annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri.
Da una lettera di don Leo Commissari
“Il mio desiderio più profondo è vedere Dio presente nella mia vita. So che solo Lui può salvare la mia vita e già l’ho sperimentato tante volte che mi sono sentito preso dal Suo amore e mi sono abbandonato a Lui per poi sempre tirarmi indietro perché il mio cuore è troppo gretto, il mio animo senza coraggio. Ma già so che è Lui che mi salva e mi fa felice, nonostante me, nonostante i miei tradimenti, la mia mancanza di amore… Il centro di tutto è l’essenziale: Gesù Cristo. Lo stesso Gesù che in questo tempo di Quaresima contempliamo e cerchiamo di vedere dentro la nostra realtà nel suo mistero di morte e resurrezione perché la morte e la resurrezione si realizzi tutti i giorni nella nostra vita.”
Preghiamo questa decina per l’Africa
SECONDO MISTERO DELLA GLORIA: GESÙ ASCENDE AL CIELO
Dal Vangelo secondo Marco (16,19-20)
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Dagli scritti di p. Augusto Gianola
“Sto scrivendo alla fine del giorno del compleanno, giorno stupendo sotto tutti gli aspetti. Sapevo che sarebbe arrivato qualcuno di importante, ma non speravo così tanto. Pensavo al mio padre Armando Rizza: volevo anche confessarmi e celebrare con lui. Mi sono alzato presto e ho iniziato a preparare il cuore. Sapevo che sarebbero arrivati degli amici, perciò volevo offrire loro qualcosa di buono da mangiare. Così ho passato quasi tutta la mattinata pescando, cercando di prendere un bel pescione. A mano a mano che le ore passavano, la mia felicità aumentava. Pregavo e lavoravo: ho preparato bene il mio rocado, per mostrare agli amici un lavoro ben fatto, ho piantato la canna da zucchero, le zucche, le angurie. Poi ho cominciato a preparare la casa, pulendo tutto il cortile, la piazzetta della Madonna e perfino il viale che conduce al porto: è ancora fiancheggiato dagli ultimi bellissimi gigli, per ricevere degnamente gli amici. Ho infine preparato la cappella per la Messa. E, avvicinandosi la sera, la felicità aumentava. Quando sono scese le tenebre e mi sono reso conto che nessuno pensava a me, il mio cuore era ormai pieno, pieno, pieno di felicità: avevo fatto tutto il lavoro solo per Te, o Signore. E Tu sei arrivato.”
Preghiamo questa decina per l’America
TERZO MISTERO DELLA GLORIA: LO SPIRITO SANTO SCENDE SU MARIA E GLI APOSTOLI
Dal Vangelo secondo Giovanni (20,19.22)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo».
Dagli scritti di Annalena Tonelli
“Questo dell’«Ut unum sint» è stata ed è l’agonia amorosa della mia vita, lo struggimento del mio essere. È una vita che combatto e mi struggo – come diceva Gandhi, mio grande maestro assieme a Vinoba, dopo Gesù Cristo – che combatto, io, povera cosa, per essere buona, veritiera, non violenta nei pensieri, nella parola, nell’azione. Ed è una vita che combatto perché gli uomini siano una cosa sola.”
Preghiamo questa decina per l’Asia
QUARTO MISTERO DELLA GLORIA: MARIA È ASSUNTA IN CIELO
Dal Vangelo secondo Luca (1,46-50)
Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono».
Dagli scritti di suor Leonella Sgorbati
“Se il mio corpo e il Suo sono una cosa sola, se il mio sangue e il Suo sono una cosa sola, allora è possibile essere sempre dono d’amore per tutti. Sempre, in ogni momento… Allora è possibile testimoniare sempre che Lui c’è e ci ama”
Preghiamo questa decina per l’Europa
QUINTO MISTERO DELLA GLORIA: MARIA È NOSTRA MADRE E REGINA DEL CIELO E DELLA TERRA
Dal libro dell’Apocalisse (12, 1-2.5)
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni.
Dagli scritti di p. Daniele Badiali
Io sento che devo ringraziare tanto il Signore per essere venuto qua ma soprattutto sento che è stata una grazia di Maria, la mamma di Gesù. Sì, Chacas è la casa di Maria, Mama Ashu, si ricorda? La devozione a Maria è nei cuori di ogni persona, e così anche per noi che veniamo da lontano, che lasciamo le nostre famiglie, la nostra mamma, è una grande grazia arrivare qua e incontrare una mamma che ti abbraccia e ti accoglie nella sua casa. Così stando qua ho sentito tanto il desiderio di voler bene a Maria, di confidarle la mia vita, di esserle devoto, di pregare per lei ogni giorno e chiederle la salvezza della mia anima e di tutte le persone care. Ma insieme a questo desiderio si è fatta sempre più chiara ed evidente la mia poca fede, soprattutto guardando alla gente, ai bambini. La loro devozione mi colpì sin dal primo giorno che arrivai qua, guardavo le mamme che in ginocchio piangevano davanti a Mama Ashu… I bambini della prima comunione, puri come angeli, che arrivano a Chacas fino a più di 2 ore di cammino, quasi sembrano passeri che volano dal cammino di Chukpin fino ad arrivare a Chacas.
Preghiamo questa decina per l’Oceania