S. Maria Assunta

S. Maria Assunta

La Parrocchia di S. Maria Assunta raccoglie circa 10.000 abitanti. La basilica prepositurale è la chiesa centrale della città di Gallarate e del Decanato, costituito da 36 Parrocchie con 157.000 abitanti in 12 Comuni. La Parrocchia, oltre la basilica, presenta altre 5 chiese: Sant’Antonio Abate, san Francesco d’Assisi, san Giuseppe Artigiano, san Pietro e san Rocco. Presso la chiesa di S. Francesco si trova il Monastero delle Benedettine del SS. Sacramento. Il Centro della Gioventù, oltre ad offrire spazi per varie attività formative, è sede dell’Oratorio, del dopo scuola ASA, degli Scout AGESCI, della società sportiva CDG Gallarate. Il Cinema Teatro delle Arti da più di 50 anni offre alla città e al territorio varesino una ricca proposta culturale con le stagioni teatrali, i cineforum, Filosofarti, appuntamenti per studenti e molto altro.

Un po’ di storia – L’attuale Basilica di Gallarate sorge nel cuore cittadino, su un leggero rilievo del terreno. Un tempo, non lontano dal sagrato, scorreva il torrente Arno, poi coperto dalla pavimentazione della piazza cittadina. La primitiva chiesa, dedicata a Santa Maria (poi detta il “Faietto”), è citata in una pergamena del 974, che ricorda pure Gallarate come capo-pieve. Probabilmente la prima chiesa plebana venne eretta nel luogo ove un tempo sorgeva un bosco di faggi, forse già centro di antico culto religioso e bosco sacro.

In epoca tardo-medioevale la chiesa, ormai vetusta, venne riedificata (XIV – XV secolo). Nel 1458 venne iniziata la costruzione del nuovo campanile, in cotto a vista, sulla sinistra della chiesa. La nuova chiesa, più piccola della attuale, venne a sua volta demolita nel 1856: di essa si conservano alcuni preziosi dipinti. L’attuale basilica, sorta in stile neo-classico tra il l 856 e il l 860, fu progettata dall’architetto milanese Giacomo Moraglia e consacrata nel 1861. Nel 1870 fu ultimata la costruzione dell’intera basilica; nel 1944 fu inaugurato il nuovo battistero. La facciata presenta uno stile eclettico ed è opera di Camillo Boito, fratello di Arrigo. Sopra al grande portale centrale della facciata si trovano le statue dei santi protettori: Eurosia, a sinistra e Cristoforo, a destra. La navata della basilica termina con un’abside semicircolare: la copertura è a botte e la cupola raggiunge l’altezza di 27 metri. Nel presbiterio l’altare è dello scultore Edoardo Tabacchi, della Valganna. Sulle pareti laterali si ammirano due grandi tele seicentesche: “Lo sposalizio della Vergine” del Morazzone e “La nascita della Vergine” di Daniele Crespi di Busto Arsizio. Ai lati del presbiterio, lungo la navata, si dispongono sei cappelle (tre per parte).

Nell’area della cripta della basilica si trova una preziosa copia settecentesca, in scala ridotta, della Santa Sindone di Torino, dono dei Savoia a un commerciante di Gallarate. Era il 1710. Successivamente la sacra effige venne donata alla parrocchiale di Gallarate ed esposta nel periodo quaresimale alla devozione dei fedeli (tradizione ripresa con l’Anno Santo della Misericordia 2015 – 2016).

Nel 2016 prendono avvio i lavori di restauro e riqualificazione dell’interno della Basilica di S. Maria Assunta, a conclusione di un lavoro già avviato da anni per la sicurezza e il recupero dei beni artistici nella chiesa che è simbolo della città e “Casa di Preghiera” in cui si raccoglie sia la Comunità Cristiana del Centro, sia quella di tutto il Decanato.

Il restauro ha rappresentato un evento eccezionale per la sua portata storica e per la qualità e l’innovazione che ne hanno caratterizzato ogni singolo aspetto tecnico e scientifico. Oltre al restauro di decorazioni,  stucchi, affreschi, dorature, materiali lapidei per un totale di 8.500 mq di superfici complessive e 1.000 mq di pavimentazioni, il progetto ha incluso la riqualificazione dell’impianto di riscaldamento, la nuova illuminazione a LED e gli impianti audio della basilica. Questa attività, che si sono protratte fino ai primi mesi del 2018, hanno trasformato l’edificio ecclesiastico in uno dei più grandi cantieri della provincia con quattro aree di lavoro interessate e oltre 30 mila ore di lavoro.

Il progetto, fortemente voluto da Mons. Ivano Valagussa, reso possibile da un legato ricevuto da Franco Moggio e dal contributo di altri benefattori, è stato curato da Paolo Gasparoli e da Fabiana Pianezze, con l’ausilio della Direzione Lavori (Angela Baila e Lorenzo Mazza) e dei responsabili della sicurezza (Davide Parolo e Sonia Frulla).        

Domenica 11 novembre 2018, durante la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Maria Delpini, ha avuto luogo la dedicazione del nuovo del nuovo altare e l’inaugurazione del nuovo ambone, opere queste di Claudio Parmiggiani.

Qui è disponibile il libretto che ricorda l’evento.

Interno della Basilica prima del restauro
Interno della basilica dopo il restauro
Interno della cupola prima del restauro
Interno della cupola dopo il restauro

Il museo della basilica, fondato nel 1963 accanto alla chiesa, raccoglie preziose opere d’arte, tra cui: ” L’lmmacolata ” del Nuvolone, la “Crocifissione” del Molosso e lo stendardo di San Cristo foro col Bambino”: in primo piano si vede il santo, a piedi nudi nell’Arnetta, davanti all’antica chiesa parrocchiale.

San Cristoforo, protettore dei pellegrini e dei viandanti, è compatrono di Gallarate. E’ festeggiato il 25 luglio, con tradizionali offerte di ceri votivi durante la Messa solenne e con processioni e benedizioni di autovetture.
La festa dell’Assunta, il 15 agosto, ricorda la grande devozione di Gallarate alla Madonna ed è celebrata con particolare solennità. Era legata a questa occasione l’antica tradizione del pellegrinaggio al Sacro Monte di Varese, ora vissuto dall’intera Comunità Pastorale alla ripresa dell’Anno Pastorale a settembre.